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CS Isola di Aruba: Eat Local

Aruba, Eat Local ai Caraibi

I sapori caraibici incontrano quelli olandesi,
trovandosi a metà strada con influenze Sud Americane ed Europee

Ottobre 2019 – Ad Aruba, perla dei Caraibi del Sud dove splende sempre il sole, si sono appena concluse le Eat Local Restaurant Weeks, due settimane dedicate ai sapori e alle tradizioni locali. Dall’1 al 14 ottobre infatti, i visitatori hanno potuto assaporare il vero gusto arubano grazie a menù dedicati presso numerosi ristoranti dell’isola. Da ricette locali a base di pesce agli stufati a base di carne: una varietà di saporiti piatti creati dai migliori chef di Aruba con l’obiettivo di far scoprire il patrimonio culinario di Aruba.

Un soggiorno sull’isola di Aruba non può prescindere da un viaggio alla scoperta dei suoi sapori: Aruba è un paradiso per i buongustai e casa di oltre 90 nazionalità, come dimostrato dalla diversità della sua cucina. Ad Aruba, il termine “cucina locale” significa tutto e niente: scoprite come il melting pot di culture abbia contribuito a creare una cucina che è un mix di influenze olandesi, sud americane, caraibiche e nord americane, dall’alta cucina degli chef pluri-premiati ai piatti più semplici della tradizione arubana.

La cucina tradizionale di Aruba infatti è stata influenzata dagli amerindi, dai mercanti, dai pirati, dalle potenze coloniali olandesi e spagnole, dagli schiavi africani e dagli immigrati provenienti dall’Asia. Gli abitanti di Aruba hanno saputo amalgamare il tutto con i sapori caraibici e la cucina locale oggi offre piatti a base di pesce, stufati, specialità creole, frutta e verdure tipiche dell’area caraibica.

Provate le deliziose zuppe di frutti di mare oppure il pesce appena pescato: wahoo, dentice, lampuga e barracuda vengono serviti in una varietà di preparazioni tra cui fritti in padella, grigliati e alla mugnaia. Il tutto accompagnato dalla tipica salsa piccante di origine creola a base di pomodori, peperoni e cipolle chiamata pica, un vero must per un arubano!

E ancora, provate uno stufato di carne di manzo, di pollo o della più dolce carne di capra servita con riso e fagioli (arroz moro). Ma il più famoso degli stufati è la Keshi Yena (letteralmente stufato di formaggio), ricetta tradizionale che si ottiene riempiendo una forma di formaggio Edam o Gouda con carne speziata, cipolla, pomodoro, peperone verde, olive, capperi, uvetta e piccalilli; coprendo la forma con il suo cappello originale e poi cuocendo la forma farcita in forno fino a quando non sarà calda.

Infine, lo snack nazionale: il pastechi, l’irresistibile mezzaluna di pasta frolla ripiena. Il pastechi classico si ottiene farcendo con il formaggio una tasca di pasta leggermente dolce e poi friggendola ma ne esistono molte altre varietà a base di prosciutto, manzo, pollo e pesce.

Per chi volesse iniziare ad assaporare il gusto caraibico lontano dai Caraibi, ecco alcune ricette da preparare e provare a casa: non sarà come gustarle su una bianca e soffice spiaggia, ma aiuterà a sentirsi un po’ più vicini al mar dei Caraibi!


Funchi

Funchi è, la versione arubana della polenta, è una spessa polenta di mais, tradizionalmente servita come accompagnamento a ricchi stufati e piatti di pesce. La polenta di Funchi può anche essere raffreddata, tagliata a fette piatte e fritta per una variante croccante.

INGREDIENTI:
300 gr di acqua fredda
350 gr di farina di granturco
5 gr di sale
350 gr di acqua bollente
5 gr di burro

Mescolare in una casseruola: i 300 gr di acqua fredda, i 350 gr di farina di granturco e i 5 gr di sale. Mescolare l’acqua bollente e il burro. Portare a ebollizione a fuoco vivace e cuocere per tre minuti. Continuare la cottura per altri 3 minuti, mescolando energicamente il funchi con un cucchiaio di legno. Quando la miscela è pronta si stacca dai lati della pentola, togliere dal fuoco. Versare in una ciotola profonda e ben imburrata e coprire con un piatto. Successivamente friggere i funchi nel burro e servire con pancetta croccante e uova strapazzate.

Pastechi

Il pastechi è la famosa e irresistibile mezzaluna di pasta frolla ripiena.

INGREDIENTI DEL RIPIENO:
500 gr di tritata di manzo
1 cucchiaio di margarina
1 cipolla media tagliata fine
2 cucchiai di uvetta
1 peperoncino verde tagliato fine
1 gambo di sedano tagliato fine
½ peperoncino Scott Bonnet tagliato fine
Salsa di soia e pepe nero a piacere

PREPAZIONE DEL RIPIENO:

Scogliere il burro in un tegame e aggiungere tutti gli ingredienti, senza la carne. Mescolare bene e con regolarità fino a quando la cipolla e il sedano non si sono ammorbiditi. Dopo di che, aggiungere la carne e friggere fino a quando il tutto non è ben mescolato.

INGREDIENTI DELL’IMPASTO:
500 gr di farina di granturco
15 gr di lievito in polvere
½ cucchiaio di sale
2 cucchiai di zucchero
2 cucchiai di olio
1 uovo sbattuto
200 gr di acqua

PREPARAZIONE DELL’IMPASTO:

Mettere tutti gli ingredienti, ad eccezione dell’acqua, in un recipiente e mescolare il tutto con un cucchiaio. Aggiungere l’acqua a poco a poco per ammorbidire l’impasto. In seguito, lavorare l’impasto per circa 5 minuti, fino a quando non diventa del tutto morbido. Stendere l’impasto rendendolo spesso circa 3 mm. Poi, con un bicchiere largo o una piccola terrina, creare dei cerchi di impasto e riempirli con un cucchiaino di ripieno. Spennellare le estremità dei cerchi con dell’acqua e ripiegare l’impasto su se stesso. Poi premere sulle estremità con una forchetta. Friggere i pastechi in olio a circa 175 gradi fino a quando non diventano dorati.

L’Isola di Aruba, perla dei Caraibi del Sud, è situata fuori dalla rotta degli uragani e gode di una temperatura media di 28 gradi tutto l’anno. Circondata dal mare turchese e costantemente baciata dal sole, Aruba ospita ampie spiagge di sabbia bianca e panorami mozzafiato. Le numerose attività praticabili sull’Isola, la sicurezza di cui gode, le sue meraviglie naturali e l’alta qualità dell’offerta turistica la rendono una destinazione perfetta per i viaggi di nozze e non solo. Grazie al suo clima ideale e al sorriso della sua gente, Aruba è considerata la One Happy Island dei Caraibi: venite voi stessi a scoprire perché. – www.aruba.com